giovedì 28 novembre 2013

Una cosa disgustosa

schiacciarsi un brufolo sul naso.
Che a me a fatto schifo, e mi fa schifo anche solo pensarci, ma penso che una persona di quelle conosco sarebbe stata contenta di me per averlo fatto.
Sarebbe stata, questa persona che conosco, più contenta ancora di poterlo farlo lei. Non so perchè e sinceramente non lo voglio sapere.

Idea di business molto redditizia

Buongiorno,
mi chiamo Paolo. Si sente?
Grazie a tutti per essere qui. Sono qui anch'io come voi. 
Io sono qui però per raccontarvi un'idea che ho avuto.
Una start up, dicono adesso. Io dico: un modo di fare un sacco di soldi.
Voi siete qui per dire che è una bellissima idea e darmi un po' di soldi per iniziare a farne di più, molti di più. A chi mi da un po' di soldi adesso ne ridarrò un po' di più dopo, a chi mi ruba l'idea ...belli stronzi eh.

Inizio. Aprite bene le orecchie, anche laggiù in fondo. Se non vi interessa potete anche uscire. Nessuno vi obbliga.

Grazie Politici Italiani che
sprecate i nostri soldi così
Avete presente quei luoghi abbandonati di cui è pieno il mondo, soprattutto l'Italia. Ce ne sono di tutti i tipi: ospedali, scuole, teatri, piscine, stadi, palazzi, centri commerciali, parchi giochi, aeroporti, hotel, ecc ecc.
Sono questi immobili mezzi finiti (o mezzi iniziati, dipende se siete ottimisti o pessimisti) che per mancanza di soldi, di volontà, di permessi, di burocrazia, non vengono mai aperti. Magari cambia la giunta, magari cambia il sindaco, magari cambia chi governa, chi decide, chi da l'ok, chi firma... ma in fin dei conti quello che succede è che i lavori partono, arrivano ad un certo punto, e poi si bloccano. Per mesi, anni, decenni, per sempre.
Insomma: strutture che non vedono mai luce, rimangono chiuse per l'eternità e non ci si può far nulla.
Quello su cui vorrei ci concentrassimo sono questi ecomostri inutili, senza alcun utilizzo, ingombranti, inquinanti, che deturpano il territorio e di cui tutti si vorrebbero volentieri liberare. Purtroppo, anche ripulire la zona diventa troppo costoso, non si possono demolire, non si possono recuperare, per cui il tutto resta lì com'è, per sempre. Che sia uno stadio in mezzo alla campagna o un teatro in mezzo al centro storico, le cose non cambiano.

Quindi, cosa è successo: c'è stato un investimento di soldi, sono stati fatti dei cantieri e sono state costruite delle strutture, le fondamenta, messi i pilastri, qualche muro e poco altro. Poi tutto si è bloccato.
Diciamo quindi che abbiamo una struttura del valore di 100.000.000 euro (cifra a caso, non ho la più pallida idea su che cifre si aggirino i cantieri per le grandi opere e poi dipende dal punto a cui sono arrivati i lavori, ovviamente).
Ora io se fossi un imprenditore lungimirante cosa farei?
Mi compro la struttura, che valeva ed è costata sì 100.000.000 euro, ma essendo in abbandono, me la possono pure svendere a 75.000.000 (cifra casuale). 
Quindi la copro sottocosto.

Ecco come dare una spruzzata di
economicità a un post qualsiasi
Io ho ora una società con un un immobile di proprietà mezzo iniziato (o mezzo finito) "in potenza", nel senso filosofico del termine.
A questo punto serve un secondo investimento: quello per finire la struttura.
Anche qui il costo è vario, dipende dal tipo di struttura, a che punto sono stati interrotti i lavori e mille altre variabili che non si possono prevedere.
Diciamo, sempre a caso: altri 100.000.000 euro, comprensivi dei lavori di architetti e ingegneri che dei lavori effettivi dell'impresa sulla struttura. E di tutto ciò che serve per avere il mio hotel/teatro/piscina/ospedale/ecc. pronto, finito, pulito, da inaugurare. Insomma, chiavi in mano, con messa in sicurezza, agibilità, secondo le norme di legge vigenti, materiali ignifughi, ecc ecc ecc.

La mia società ha quindi speso un totale di 175.000.000 per una struttura che adesso è finita e che, di conseguenza, ha un valore in atto (sempre filosoficamente parlando) superiore a quello dei vari pezzi scorporati. 
Voglio dire: se acquisto separatamente i pezzi per costruire un PC risparmio rispetto all'acquistare un PC già assemblato. In pochi però hanno la voglia, le capacità, il tempo e la possibilità di farlo, quindi preferiscono il secondo. Ma quei furbi che lo fanno, poi diventano le varie HP, Packard Bell, DeLL e simili.

Ottimo lavoro, ragazzi!
Diciamo quindi che il valore del mio immobile ora è di 250.000.000 euro per una struttura nuova, perfettamente a norma, in sicurezza e pronta all'uso. 
A questo punto, il gioco è fatto: basta trovare un acquirente e avere un utile di 75.000.000 euro per la vendita dell'immobile (250.000.000 costo - 175.000.000 spese).
Il guadagno va ovviamente reinvestito su un'altra struttura fatiscente a cui applicare la stessa procedura: acquisto sotto costo dell'immobile, investimento per la messa a norma e rivendita a progetto finito.
Voi direte: certo, chi pensi possa investire la bellezza di 250.000.000 euro per acquistare il tuo teatro messo a nuovo?
Bè, diciamo innanzitutto che la cifra era casuale, ma poco importa. Il concetto è certamente che non tutti possano permettersi un esborso tale per acquistare una struttura di questo tipo. 
Certamente non sarà semplice trovarlo, ma non impossibile. Per esempio, la stessa Pubblica Amministrazione che ha abbandonato il progetto potrebbe essere interessata a riprendere la gestione dello spazio.
Inoltre, mantenendo quote della società che gestirà lo spazio si potrebbe rientrare dell'investimento nel corso degli anni (per lo più, saranno decenni, ma il discorso non cambia).
Infine, non escludo che grandi investitori privati (nazionali o nazionali) possano essere interessati ad avere la possibilità di possedere in Italia, nel Belpaese, una struttura tra quelle possibili.
Ma poi, voglio dire: devo pensare a tutto io?

Ovviamente, come primo investimento, mi piacerebbe partire da una piccola struttura, senza pensare subito alle grandi opere, giusto per apprendere un know how che in questo settore è impossibile avere. 
Un teatro di paese o una struttura ricettiva di provincia potrebbero andare bene come punto di inizio, ingrandendo sempre più gli obbiettivi, gli investimenti e, si spera, i guadagni. 

Senza contare l'indotto generato sia dai lavori che dalla struttura finita, riusciremmo a riutilizzare un potenziale abbandonato e dargli nuova vita. E questo è bene. E io sarei felice.
Per finire, voglio finire con una citazione, bella, di Paolo Nori, uno scrittore, che mi sembra che ci stia bene, la citazione non lo scrittore: 
non so se si capisce, se non si capisce si vede mi son spiegato male cercherò di spiegarmi un po’ meglio più avanti.
Grazie per avere letto fino a qui: la cassetta per le offerte è vicino all'uscita.